La scrittura ruggente e metaforica di Silvia Avallone ci trasporta in questo meraviglioso romanzo a Sassaia, un piccolo borgo disperso tra i boschi nella provincia di Biella. Qui si incontrano Emilia e Bruno, due solitudini macchiate da un passato doloroso che li perseguita, li rompe e li imbatte nell’unico posto dove scelgono di ripararsi.
Sia Bruno che Emilia hanno un vuoto alle spalle, tutti e due hanno conosciuto il male: Bruno, lo ha subito; Emilia, lo ha commesso.
Come si sopravvive a un dolore più grande di quello che siamo quando quel dolore lo abbiamo compiuto noi?
Una storia in cui si sonda la colpa, la si fissa negli occhi senza giustificarla, senza negarla, con la consapevolezza che l’unico modo per attraversarla è quello di assolversi prima di tutto da noi stessi, di compiere quello che all’uomo viene più difficile: perdonarsi.
Silvia Avallone scrive il suo romanzo più maturo, più faticoso, più esigente e spinge il lettore in un viaggio dove sarà lui stesso il primo ad affrontare quell’insidiosa e necessaria emancipazione dal male, di cui tutti, almeno una volta, ne hanno sentito il bisogno.
ACQUISTA