Di norma, soprattutto in Italia, i figli maschi hanno nei confronti della figura materna se non un rispetto reverenziale almeno un atteggiamento indulgente. Per questo motivo forse la descrizione che Antonio Franchini dà della propria madre in questo romanzo, un ritratto brutale e a tratti spietato, risulta così spiazzante e urticante.
Angela, così si riferisce a lei l'autore, viene ritratta come una donna egoista, gretta, materialista e superba. Nulla della sua personalità si salva agli occhi del figlio. Eppure il tono con cui la descrive è quello ironico, di quell'ironia amara che può scaturire solo da una profonda e lunga conoscenza che è in fin dei conti una delle forme dell'amore.
Ambientato tra Napoli e Milano, "Il fuoco che ti porti dentro" è un romanzo disincantato e lucido nei confronti del quale si provano alternativamente sensazioni di rifiuto e di affinità e che colpisce per l'ottima scrittura.
ACQUISTA