Nel piccolo microcosmo di una piscina sotterranea i nuotatori trovano il loro spazio di quiete e ordine, scorrendo fluidi sull’acqua e mettendo in pausa il mondo esterno e ricentrandosi con se stessi. È una comunità organizzata e compatta, in cui ogni individuo ha il proprio posto e il proprio ruolo, finché una crepa non spezza il suolo della piscina e con esso anche la comunità di nuotatori sotterranei.
Lo stesso succede nella testa di Alice, una di queste nuotatrici e mamma della narratrice, che progressivamente comincia a perdere la memoria.
“Nuoto libero” è un libro breve e intenso, che in sole 200 pagine riesce a descrivere con perfezione il rapporto d’amore di una figlia che vede sfumare lentamente la propria madre, in un bilanciamento incredibile tra la prima parte del libro e la seconda. Otsuka si dimostra una narratrice abile e matura, che in un libro così breve riesce a descrivere con grazia ed eleganza ma senza nessun fronzolo una storia commovente e universale.
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