"Spatriati" è un bel romanzo che consiglierei anche ai miei colleghi di lavoro e compagni di letture, perchè é una storia semplice di sentimenti complessi, un andirivieni di desideri alla ricerca di un modo possibile e a noi confacente di stare al mondo.
Mario Desiati prosegue il racconto arguto e affettuoso dell'evoluzione di una generazione, la sua, giunta ben oltre la soglia dei quarant'anni, costruisce sceneggiature e dipinge scenari a lui noti, fra Puglia e Germania, fra pittoreschi scorci della Val d'Itria e metropoli obnubilanti del Nord Europa.
Mario Desiati ha trovato il proprio Antoine Doinel e vive oramai da tempo col suo amato alter ego: Francesco Veleno pare ancora volersi così strenuamente convincere di quanto sia bella e decorosa la rinuncia da poter poi ammettere d'essere felice per sempre e confessare d'aver vissuto.
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