Elogio del plagio. Storia, tra scandali e processi, della sottile arte di copiare da Marziale al web

Riferimento: 9788884197368

Editore: Aragno
Autore: Luigi Mascheroni
In commercio dal: 01 Gennaio 2015
Formato: Libro
EAN: 9788884197368
20,00 €
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Descrizione

Chi ha detto che il plagio è un delitto? La scrittura, come la pittura, il cinema, la musica, da sempre si nutre di ispirazioni, prestiti e contaminazioni. Dagli antichi ai postmoderni, tra scandali, accuse, processi, casi editoriali e polemiche giornalistiche, quella del plagio è una lunga storia di echi, calchi, scopiazzature, citazioni. Dagli autori classici alla narrativa di consumo, dai premi Nobel ai bestselleristi, dagli accademici alle grandi penne, dai romanzieri di culto a quelli di moda, tutti in qualche modo copiano: alcuni in maniera elegante, altri spudoratamente. Ma è davvero un crimine? Il plagio, quando non è puro copia-e-incolla ma rielaborazione creativa di un originale, può sortire effetti artistici sorprendenti. Catullo si ispirò alla vena poetica di Saffo, La Fontaine lesse molto bene Esopo, Molière usò un po' troppo disinvoltamente Plauto. E poi ci sono Charles Dickens, Bertolt Brecht, Stephen King... E da noi? Emilio Salgari plagiò per denaro, Luigi Pirandello per andare in fretta in cattedra, Enzo Siciliano per distrazione, Susanna Tamaro senza accorgersene, Melania Mazzucco per caso... Insomma, dal copiare non si salva nessuno, o quasi. Del resto, senza il plagio la letteratura sarebbe molto più povera, e il giornalismo non esisterebbe neppure. Perché, come diceva quel tale che sul tema era molto ferrato, i veri geni copiano.