Pensatrice e lo specialista. Hannah Arendt e il processo Eichmann (La)

Riferimento: 9788897522980

Editore: Ombre Corte
Autore: D'Alessandro Ruggero
Collana: Culture
In commercio dal: 31 Gennaio 2015
Pagine: 143 p., Libro in brossura
EAN: 9788897522980
14,00 €
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Descrizione

Assistere a questo processo è in qualche modo, io ritengo, un obbligo che ho verso il mio passato. Così scrive Hannah Arendt alla vigilia del processo all'ex tenente colonnello delle SS Adolf Eichmann, uno dei massimi responsabili della progettazione e realizzazione della Shoah. Dalle corrispondenze che Arendt scrive per il settimanale The New Yorker, nel 1963 nasce un volume dal titolo Eichmann in Gerusalem. A Raport on the Banality of Evil (tradotto in italiano con La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme), che ben presto scatenerà dure reazione da parte del mondo ebraico. Le accuse che le verranno rivolte riguardano il suo ritratto di Eichmann, l'analisi del ruolo dei Consigli ebraici, nonché la valutazione del processo, fra questioni giuridiche, fini politici e aspetti etici. Nel ricostruire questa dolorosa vicenda, che coinvolse anche amicizie e affetti di lunga data, l'autore analizza dunque la posizione della Arendt rispetto alle questioni della colpa, del diritto, della giustizia collettiva, della giurisdizione per i crimini contro l'umanità, accanto alle ambiguità di un'istituzione come i Consigli ebraici e alcune categorie centrali della speculazione arendtiana sull'incapacità di pensare e sulla banalità del male. Ne esce un quadro complesso dal quale emerge una Arendt coraggiosa e battagliera, instancabile pensatrice della condizione umana, della libertà e della giustizia.