"È stato il mio cuore non sono stato io!"
Parole pronunciate da un giornalista che ha appena ucciso i suoi genitori.
L'ispettrice Mariani di fronte a questa confessione rimane colpita come se il cuore di cui parla l'assassino non fosse il suo ed è proprio questo il piedistallo su cui poggia tutta la storia.
Lei, ispettrice zelante, ha fra le mani un caso che sembra risolto: lui reo confesso, l'arma del delitto, non c'è movente e nessuno sembra cercarlo... non le torna.
Così, la giornalista inizia ad indagare e scopre che il giornalista ha subìto il trapianto del cuore. L'organo donato è quello di un serial killer, un giovane insospettabile e malvagio.
Il cuore non è però l'unico organo donato.
Dunque, la malavigità può continuare a vivere attraverso gli organi donati? In effetti quando vengono trapianti sono 'sospesi', ancora in vita, non morti...
Da qui inizia la ricerca degli altri trapianti: il fegato, il polmone, il rene destro, le cornee...
È un thriller mozzafiato
Per gli amanti del genere DA LEGGERE.