Veronica Raimo torna con il suo stile graffiante e pungente e si cimenta questa volta in una serie di racconti. Con il suo caratteristico piglio ironico e dissacrante, Raimo riflette sulle relazioni con una serie di protagoniste che possono uscire solo dalla sua penna: disinibite ma allo stesso tempo buffe, si barcamenano in una serie di relazioni spigolose e talvolta complicate, con gli altri ma soprattutto con se stesse. In tutte loro si trova una voce e un tratto comune nell’affrontare le vicissitudini della vita (che è breve, eccetera), in un rapporto complesso ma molto aperto con il proprio corpo e il loro ruolo sociale in quanto donne in questo strano periodo storico.
Ancora una volta Raimo dimostra di avere una voce ben definita, che spicca in un panorama letterario talvolta troppo omogeneo.
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