Estela, voce narrante di questo libro, è la domestica di una ricca coppia di Santiago del Cile. Per lei, che viene da una città molto povera, l’adattamento al freddo benessere di questa coppia sembra all’inizio andare tutto liscio. Quando nasce la loro bambina, Estela si trova a doversi occupare anche di lei. Il logorio della routine e di un rapporto in cui lei fin dall’inizio non ha voce, fino a perderla del tutto, si trasforma presto in un incubo, in una dinamica d’odio stranamente mista all’affetto che la lega ai suoi datori di lavoro, fino al tragico epilogo di cui il lettore è a conoscenza fin dalle prime pagine.
Tutta la vicenda è narrata da Estela stessa, che ha una voce potentissima, in un romanzo dove si intrecciano riflessioni sulle dinamiche di classe, la rabbia e la famiglia stessa. Una vicenda dura nella quale la tensione sale pagina dopo pagina ma dalla quale è impossibile staccarsi.
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