Secondo classificato al Premio Strega, ma secondo a nessuno. Un romanzo breve e potente, calibrato in ogni sua parola.
Gino, artista nell'arte del macello, taglia, affetta e seziona con maestria la carne per i suoi clienti al mercato di Torino, come se fosse un rito sacrificale.
Un giorno però qualcosa va storto.
Da lì in poi il figlio descrive il cambiamento del padre scandagliandone la profondità e l'intimità, interrogandosi sul misterioso senso dell'accadere delle cose e dei cambiamenti dell'animo umano.
Il rapporto padre figlio diventa un confronto universale che tocca tutti noi.
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