SineQuaNon (Il)

Come si esce dalla crisi? Comprando la speranza, affermerebbe il signor Faber. Felix Faber, un manager licenziato a seguito della crisi mondiale, riesce a riscattarsi inventando il SineQuaNon. Milioni di persone schiave dell'avere vanno in visibilio, ma l'uscita sul mercato dell'oggetto totemico viene rimandata continuamente. Il mondo si paralizza, nessuno vuole prendere decisioni senza il SineQuaNon: sospesi i matrimoni, gli investimenti, le operazioni chirurgiche, le sentenze, le leggi, le dichiarazioni di guerra e pace. Finché la gente esasperata invade la Fabbrica e scopre il segreto della speranza. La speranza di Faber invece crolla dietro le sbarre del carcere quando egli capisce d'aver sprecato la vita in una favola, che passerà alla storia come la più grande truffa del sistema capitalistico. Tuttavia l'uomo Faber è inarrestabile, attraverso il suo alter ego riesce a farla franca. Alla fine la responsabilità si perde nei meandri dell'amministrazione burocratica. Nessun colpevole. Così la favola può ricominciare, ogni volta. Milioni di persone ogni giorno alimentano la speranza grazie a un SineQuaNon. Ognuno ha la propria visione: l'energia vitale dell'uomo Faber o il successo a ogni costo dell'uomo Smith. Ma i confini si confondono, i due Fabbri convivono nei grovigli dell'etica contemporanea, ingannano il mondo e s'ingannano a vicenda. Negli scenari grotteschi della Fabbrica, simbolo dei labirinti morali, le maschere recitano i copioni.