La percezione e la rappresentazione dello spazio a Bologna e in Romagna nel Rinascimento tra teoria e prassi

Riferimento: 9788849129007

Editore: CLUEB
Collana: Lexis. Biblioteca delle arti
In commercio dal: 2007
Pagine: 154 p., Libro in brossura
EAN: 9788849129007
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Descrizione

L'interesse per l'architettura dipinta in prospettiva è ricordato da Vitruvio che assegna a Democrito e ad Anassagora la precisazione delle regole della rappresentazione. Tale interesse e il suo dispiegarsi nello spazio allusivo riemergono con Giotto e la committenza francescana. La connessione tra i metodi della misurazione e la rappresentazione prospettica sarà definita solo con la rinascita della scienza e la profonda trasformazione metodologica attuata dagli umanisti e dai teorici del Rinascimento. Con l'affermarsi della quadratura polifocale assistiamo al disgregarsi della concezione spaziale del Rinascimento. La nuova rappresentazione dello spazio illusivo privilegia le volte in tutte le sue forme e vi finge una realtà architettonica mutevole, espansa, stratificata.