Forenza in Basilicata. Da Forentum citata da Orazio al Castello Florencia dei Re di Sicilia

Riferimento: 9788872972199

Editore: ABE
Autore: Iandiorio Virgilio
Collana: Nel regno di Napoli
In commercio dal: 10 Agosto 2021
Pagine: 112 p., Libro in brossura
EAN: 9788872972199
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Descrizione

La riscoperta dei borghi come Forenza passa attraverso la riscoperta delle proprie origini, è questo il senso della presente pubblicazione che affidiamo a cittadini e visitatori. Nomi, luoghi, toponimi rappresentano un filo conduttore che dà quel senso di appartenenza ad una comunità a cui tutti a vario titolo siamo legati. Avvertiamo l'esigenza, proprio quando tutto sembra che stia per finire, come a causa della pandemia, di ripescare pezzi del nostro passato raccogliendoli dalla nostra memoria. Se per i casi strani della vita dovessimo perdere la memoria, verrebbero meno le condizioni che giustificano perché viviamo in forme di vita associata. Colui o colei che nasce in un luogo, in un tempo, si ritrova immesso o immessa, immediatamente, in una storia, in un ambiente che influenzano ciò che ciascuno o ciascuna di noi è. Non bisogna pensare all'identità, la natura della persona, come unicità, non bisogna pensarla come qualche cosa che possa essere astratta dalla vita reale che è sempre in un tempo e in un luogo, cioè non va considerata alla stregua di una specie di destino inesorabile. È cresciuta in questi anni, la consapevolezza degli scambi e degli influssi che collegano tra loro le persone, i popoli, i beni prodotti, le idee, che sebbene distanti nello spazio, sembrano diventare così vicini. fino a parlare di ecumene globale. Le tecnologie mediatiche e i mezzi di trasporto sempre più rapidi, permettono scambi e relazioni con una facilità sconosciuta prima, anche se con modalità diseguali. È un processo che sta annullando i tradizionali confini e che va sempre più modificando l'idea di vicino e lontano. Quello che noi definiamo locale, se mai lo è stato, non può più essere pensato come spazio definito e autonomo, relazione organica tra un territorio e la sua gente, ma va considerato come incrocio mutevole di influssi e condizionamenti che provengono anche da molto lontano, anche da persone con storie e culture diverse. Con questa prospettiva si può evitare la chiusura nel localismo, mantenendo ciò che del locale è il bene prezioso: la possibilità di farne esperienza diretta, di avere rapporti faccia a faccia con le persone che lo abitano, di osservare la vita quotidianità di essi, di osservare il territorio che è lo scenario e l'oggetto dello svolgimento delle storie, che si sono svolte nelle case, nei vicoli e nelle piazze. È bello sentirsi parte di una storia che ci appartiene, che si respira ad ogni angolo del paese. Le nostre vie che riprendono forma e sostanza. La storia locale non è storia minore, è storia e costituisce il cammino di una comunità e di un luogo ben definito, il luogo che ci vede oggi protagonisti. Auspichiamo di contribuire a dare un impulso all'approfondimento delle nostre origini e del nostro splendido borgo. Francesco Mastrandrea, Sindaco di Forenza (Pz).